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![]() MELANTONE, FILIPPO (Philipp Schwarzerd, Bretten 1497 - Wittenberg 1560). Riformatore religioso tedesco. Docente di latino, greco, ebraico, fu adepto dell'umanesimo, di cui espresse i principi pedagogici nell'orazione De corrigendis adolescentium studiis (1518); il rinnovamento degli studi fu sempre una delle sue principali preoccupazioni (fu perciò chiamato praeceptor Germaniae) e costituì un punto di contatto con Erasmo da Rotterdam, di cui fu ammiratore. Dopo lo scoppio della controversia luterana, abbracciò la causa della Riforma e si diede allo studio della teologia, scrivendo nel 1520-1521 i Loci communes, che divennero il manuale sistematico della dottrina luterana e furono poi ripubblicati come Loci theologici. Oltre alla vasta attività apologetica e dottrinale, diede un contributo fondamentale all'organizzazione istituzionale della Chiesa riformata, per la quale compilò il primo formulario di Istruzioni per i visitatori dei parroci (1527). Fu presente a tutti i "colloqui di religione" interconfessionali che influirono sui destini del luteranesimo, da quello di Marburgo (1529) con Zwingli a quello di Ratisbona (1541) con G. Contarini, distinguendosi per la personale mitezza e per una posizione più cattolicizzante di quella di Lutero. Nel 1530 compilò e lesse, anche a nome dell'assente Lutero, la Confessione di fede alla dieta di Augusta, sottoscritta da sette prìncipi e due stati, con cui intendeva difendere la causa della Riforma pur lasciando aperta la via della riconciliazione con i cattolici: questo testo e la successiva Apologia (1531) fecero parte del patrimonio normativo dell'ortodossia luterana. Dopo la morte di Lutero sostenne una violenta polemica con i teologi riformati Osiander e Flacio Illirico sugli adiaphora, questioni dogmatiche connesse alla pratica religiosa (digiuni, culto, feste) che egli considerava non rilevanti ai fini della fede. Irrisolta alla sua morte, tale controversia terminò nel 1577 con la Formula di concordia, che confermava le sue posizioni. Lasciò in eredità al protestantesimo tedesco una corrente (il filippismo) meno pessimista dell'ortodossia luterana e che inclinava a un'unificazione con il calvinismo. M. Pellegrini ![]() A. Agnoletto, La filosofia di Melantone, in Grande antologia filosofica, vol. III, Marzorati, Milano 1964; F. Melantone, Scritti religiosi e politici, a c. di A. Agnoletto, Claudiana, Torino 1981. |
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